FOCUS PNRR: Missione 4, istruzione e Ricerca
Alla Missione 4 sono destinati 30,88 miliardi di euro pari al 16,13% del totale dei fondi.
Essa mira a rafforzare le condizioni per lo sviluppo di una economia ad alta intensità di conoscenza, di competitività e di resilienza, partendo dal riconoscimento delle criticità del nostro sistema di istruzione, formazione e ricerca.
Per conseguire tale obiettivo, il PNRR parte dall’elenco delle carenze del sistema istruzione, formazione e ricerca in generale, evidenziando:
- carenze dei servizi nella scuola primaria, che scoraggiano le donne, appesantite dalle mansioni familiari, a ricercare un impiego. Situazione particolarmente diffusa al Sud;
- abbandono scolastico che raggiunge il 3,8% nelle scuole secondarie di primo grado e aumenta nei gradi di istruzione successivi; mancata acquisizione delle competenze basilari nei diversi livelli di istruzione;-
- criticità nell’istruzione terziaria per vari motivi, tra cui scarsa offerta formativa e problemi economici;
basso livello di spesa in ricerca e sviluppo, con evasione all’estero di studenti già in possesso di dottorato che hanno un dottorato decidono di trasferirsi all’estero.
Fonte: PNRR
La Missione “Istruzione e ricerca” si basa su una strategia che poggia sui seguenti assi portanti:
- Miglioramento qualitativo e ampliamento quantitativo dei servizi di istruzione e formazione;
- Miglioramento dei processi di reclutamento e di formazione degli insegnanti;
- Ampliamento delle competenze e potenziamento delle infrastrutture scolastiche;-
- Riforma e ampliamento dei dottorati;-
- Rafforzamento della ricerca e diffusione di modelli innovativi per la ricerca di base e applicata condotta in sinergia tra università e imprese;-
- Sostegno ai processi di innovazione e trasferimento tecnologico;
- Potenziamento delle condizioni di supporto alla ricerca e all’innovazione.
A loro volta, tali obiettivi sono articolati in due componenti.
- Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione, dagli asili nido fino alle università (19,44 miliardi di euro).
- Passaggio dalla ricerca all’impresa (11,44 miliardi di euro).
M4-Componente 1 Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione, dagli asili nido fino alle università (19,44 miliardi di euro)
La prima componente mira a realizzare investimenti materiali ed immateriali finalizzati a ridurre o a colmare in tutti i gradi di istruzione le carenze strutturali elencate precedentemente sia con risorse ex novo, sia con risorse già destinate al settore.
Obiettivi fondamentali della prima componente sono:
- il rafforzamento dell’offerta formativa;-
- il rafforzamento delle infrastrutture e degli strumenti tecnologici a disposizione della didattica;
- il rafforzamento e l’ampliamento dei dottorati di ricerca.
Per conseguire il potenziamento, il Piano prevede di:
- aumentare i posti disponibili negli asili ed estendere il tempo pieno nella scuola primaria,-
- potenziare le strutture sportive all’interno delle scuole per favorire l’inclusione e per contrastare la dispersione scolastica;-
- sviluppare nuove strategie contro l’abbandono.
Per ridurre le differenze tra Nord e Sud:
- saranno monitorati i divari territoriali attraverso test specifici Pisa/Invalsi, da rendere obbligatori; contestualmente saranno proposti percorsi personalizzati e interventi di mentoring per le scuole a livelli critici;-
- saranno incrementati gli iscritti e i diplomati negli istituti tecnici e professionali con vantaggi legati sia all’ integrazione con il sistema universitario, sia alla creazione di network con le aziende in cerca di competenze specifiche;-
- sarà rinnovato il sistema Istruzione e si favorirà l’accesso alle Università tramite vari strumenti di orientamento efficaci, come moduli destinati alla scuola secondaria e piattaforma digitale per atenei e Its (Istituti tecnici superiori) finali agevolare il passaggio al mondo del lavoro all’università;-
- sarà riformato il processo di reclutamento e di formazione degli insegnanti per consentirne l’aggiornamento costante;-
- Saranno aumentati e qualificati i dottorati di ricerca.
M4-Componente 2 Dalla ricerca all’impresa (11,44)
La seconda componente mira ad innalzare la crescita del sistema economico attraverso un modello di sviluppo basato sulla conoscenza. Ossia ampliare il volume di spesa ed intensificare la collaborazione tra ricerca pubblica e mondo del lavoro. Per attuare la seconda componente, sarà necessario annullare le disparità regionali con la riqualificazione del lavoro verso forme consone alla transizione ecologica e digitale.
Pertanto, si intendono perseguire i seguenti obiettivi:
- Rafforzare la ricerca e favorire la diffusione di modelli innovativi;-
- Sostenere i processi innovativi;-
- Potenziare le infrastrutture di ricerca.
Le attività di ricerca di base e industriale favoriranno sia la ricerca multidisciplinare, sia la ricerca finalizzata ad affrontare sfide strategiche per lo sviluppo del Paese. Tra gli investimenti si segnalano il Fondo per il Programma Nazionale Ricerca (PNR) e i progetti di Ricerca di Significativo interesse Nazionale (PRIN).
Il fondo è finalizzato a rafforzare le misure di sostegno alla ricerca scientifica indicate nel Programma Nazionale per la ricerca (PNR) 2021-2027 per garantire l’attuazione delle linee strategiche nel campo della ricerca scientifica.
Le aree di intervento del PNRR si basano su sei parti fondamentali del Programma quadro europeo di ricerca e innovazione 2021-2027:
- salute;
- cultura umanistica, creatività, trasformazioni sociali, società dell’inclusione;-
- sicurezza per i sistemi sociali;-
- digitale, industria, aerospaziale;-
- clima, energia, mobilità sostenibile;-
- prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura, ambiente.
Un ulteriore finanziamento, oltre quello su indicato del Fondo per il Programma Nazionale Ricerca (PNR), riguarda i Progetti di Ricerca di rilevante interesse Nazionale (PRIN), di durata triennale, che richiedono la collaborazione di più enti di ricerca, sia universitari, sia non, come ad esempio il Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR.
Il MIUR, sulla base di alcuni parametri, come professionalità, originalità, metodologia, impatto e fattibilità, selezionerà i progetti di ricerca più avanzati.
L’attività si prefigge sia la collaborazione tra diversi Enti di ricerca, sia la selezione del progetto più attuale.
Secondo le previsioni, entro il 2026, dovranno essere finanziati 5.350 progetti innovativi.
Ulteriori finanziamenti riguarderanno:
- progetti presentati da giovani ricercatori;
- partenariati allargati tra Università, centri di ricerca e imprese;-
- creazione di centri di ricerca nazionali in collaborazione tra Università, Enti e Imprese.