FOCUS PNRR: Missione 1, digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo
La Missione 1 del PNRR vale complessivamente oltre 40 miliardi di euro e si pone l’obiettivo di dare una spinta decisiva al rilancio della competitività e della produttività del Paese, agendo su più elementi chiave del nostro sistema economico: la connettività per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, una PA moderna e alleata dei cittadini e del sistema produttivo e la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico.
Lo sforzo di digitalizzazione e innovazione è centrale in questa Missione, ma riguarda trasversalmente anche tutte le altre, ad esempio:
- l’aggiornamento tecnologico nei processi produttivi e nelle le infrastrutture tramite lo sviluppo di sistemi di monitoraggio con sensori e piattaforme dati per la gestione in qualità e sicurezza degli asset (Missioni 2 e 3);
- la scuola, nei programmi didattici, nelle competenze di docenti e studenti, nelle funzioni amministrative, della qualità degli edifici (Missione 4);
- la sanità, nelle infrastrutture ospedaliere, nei dispositivi medici, nelle competenze e nell’aggiornamento del personale, al fine di garantire il miglior livello di assistenza sanitaria a tutti i cittadini (Missioni 5 e 6).
L’Italia si posiziona oggi al ventunesimo posto in Europa come livello di digitalizzazione (DESI 2021) ed ha visto un calo della produttività nell’ultimo ventennio anche a causa del basso livello di investimenti in digitalizzazione e innovazione, soprattutto da parte delle piccole e medie imprese in tutti i settori compreso quello strategico del turismo.
Le linee di intervento si sviluppano sia nelle tre componenti progettuali che saranno descritte di seguito, sia in una strategia di interventi trasversali, con particolare riferimento all’innovazione strutturale della Pubblica Amministrazione e alla velocizzazione dei tempi della giustizia.
Le linee di intervento si sviluppano sia in una strategia di interventi trasversali, con particolare riguardo all’innovazione strutturale della Pubblica Amministrazione e alla velocizzazione dei tempi della giustizia sia soprattutto nelle tre componenti progettuali di seguito elencate e descritte:
- M1componente 1 – Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella P.A.;
- M1componente 2 – Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo;
- M1componente 3 – Turismo e cultura 4.0.
La componente 1 aggredisce uno dei problemi strutturali del nostro Paese, ossia la scarsa competitività del settore della pubblica amministrazione dal punto di vista della qualità ed accessibilità dei servizi.
Pertanto con il Piano si intende intervenire da un lato sugli aspetti di “infrastruttura digitale” (migrazione al cloud delle amministrazioni, interoperabilità tra gli enti pubblici, snellimento delle procedure, cybersecurity), dall’altro lato sull’estensione dei servizi ai cittadini, migliorandone l’accessibilità e adeguando i processi prioritari delle Amministrazioni Centrali agli standard condivisi da tutti gli Stati Membri della UE. Inoltre, questo sforzo deve essere accompagnato da interventi di supporto per l’acquisizione e il rafforzamento delle competenze digitali (in particolare quelle di base), anche in coordinamento con le altre Missioni.
La componente 2 (Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo) prevede interventi trasversali ai settori economici come l’incentivo agli investimenti in tecnologia (Transizione 4.0 – con meccanismi che includono l’utilizzo della leva finanziaria per massimizzare le risorse disponibili e l’ampliamento degli investimenti ammissibili), ricerca e sviluppo e l’avvio della riforma del sistema di proprietà industriale. Supporta, con interventi mirati, i settori ad alto contenuto tecnologico e sinergici con iniziative strategiche Europee (ad es. tecnologie satellitari) che possono contribuire allo sviluppo di competenze distintive.
Introduce, per misure dedicate alla trasformazione delle piccole e medie imprese, un elemento caratterizzante del sistema produttivo italiano a supporto dei processi di internazionalizzazione (posizionamento del Made in Italy) e della competitività delle filiere industriali più innovative e strategiche. Importanti investimenti, infine, per garantire la copertura di tutto il territorio con reti a banda ultra-larga (fibra FTTH, FWA e 5G).
La componente 3 (Turismo e cultura 4.0) persegue la digitalizzazione e gli investimenti per agevolare un comparto strategico per il Paese (il solo turismo rappresenta infatti circa il 12 per cento del Pil) e per introdurre nuovi modelli di impresa, rigenerare borghi abbandonati, migliorare i servizi per i visitatori, introdurre piattaforme digitali e strategie per valorizzare il patrimonio culturale ed artistico.
Miglioramenti sono previsti sia per la popolazione diversamente abile, con la rimozione di barriere fisiche in musei, biblioteche e archivi, sia per cinema, teatri e musei con potenziamento dell’efficienza energetica. Infine rinnovamenti e modernizzazione dell’offerta turistica tramite riqualificazione di strutture ricettizie e potenziamento dei servizi turistici.
Lo stanziamento potrebbe agevolare anche la costituzione di “zes culturali” con ritorni positivi per siti storici suggestivi ma meno frequentati. L’aspetto interessante del terzo comparto è il sostegno al miglioramento della capacità attrattiva, sicurezza e accessibilità per le mete turistiche e culturali, attraverso:
- Valorizzazione dei grandi attrattori;
- Tutela e accessibilità per siti minori;
- Rigenerazione per periferie urbane.
La Missione consente la riqualificazione dell’offerta ed il rinnovamento della stessa nell’ottica della sostenibilità ambientale e dello sfruttamento dell’utilizzo di nuove strategie tecnologiche e digitali sia per i servizi offerti, sia per l’accesso alle risorse turistiche nazionali.
Per approfondimenti sull’attuazione della Missione 1: https://italiadomani.gov.it/it/il-piano/missioni-pnrr/digitalizzazione-e-innovazione.html