La Commissione europea approva la revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano, incluso il Capitolo REPowerEU
La Commissione europea il 24 novembre 2023 ha “acceso il semaforo verde” alla rimodulazione del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR).
A Bruxelles, l’8 dicembre 2023, ECOFIN (Consiglio di economia e finanza, responsabile delle politiche economiche e fiscali e delle regolamentazioni dei servizi finanziari dell’Unione Europea) ha dato il via libera alla revisione dei PNRR presentati da 13 Paesi membri.
Tra i nuovi PNRR approvati figura anche quello dell’Italia, quindi con il “sì” di Ecofin i PNRR rivisti con il capitolo REPowerEU [1]diventano definitivi.
I piani approvati riguardano: Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Finlandia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Polonia e Romania. Ogni piano include ora un nuovo capitolo REPowerEU, che contribuirà ad accelerare la transizione dei paesi verso l’energia pulita, diversificando le loro forniture energetiche e migliorando la loro efficienza energetica.
Il capitolo dedicato a REPowerEU consta di: cinque nuove riforme, cinque investimenti rafforzati basati su misure esistenti e 12 nuovi investimenti volti a conseguire gli obiettivi del piano REPowerEU per rendere l’Europa indipendente dai combustibili fossi russi ben prima del 2030.
Queste misure si concentreranno sul: rafforzamento delle reti di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, sulla sicurezza energetica e sull’accelerazione della produzione di energia rinnovabile. Sono contemplate anche misure intese a ridurre la domanda di energia, aumentare l’efficienza energetica, creare e rafforzare le competenze necessarie per la transizione verde e promuovere i trasporti sostenibili.
Come cambia il PNRR italiano?
Nello specifico, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano sale dai precedenti 191,5 miliardi di euro a 194,4: prestiti per 122,6 miliardi e sovvenzioni per 71,8 miliardi. L’aumento è stato possibile anche per un conseguente incremento di obiettivi che, dai 527 originari, diventano 614 e saranno rivolti anche a un rafforzamento della preparazione digitale dell’Italia, oltre che a una dimensione sociale.
Le sovvenzioni sono aumentate di una piccola quota, pari a 144 milioni di euro, mentre il contributo aggiuntivo per il REPowerEU è da 2,7 miliardi. Le risorse in più raggiungono, quindi, sono di 11,2 miliardi di euro: una cifra inferiore dei 19,2 miliardi richiesti dall’Italia perché alcuni dei progetti non hanno superato il giudizio europeo per il rischio che andassero oltre la scadenza prevista del 2026.
[1] Il piano REPowerEU, presentato il 18 maggio 2022 dalla Commissione europea, ha quattro obiettivi: risparmiare energia; diversificare l’approvvigionamento; sostituire rapidamente i combustibili fossili accelerando la transizione europea all’energia pulita; supportare le tecnologie Net Zero, decarbonizzando i processi produttivi.