Secondo approfondimento stato avanzamento nelle regioni del Centro-Sud 2014-2020

 Programmi Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020

Il seguente approfondimento verte sull’attuazione dello stato di avanzamento della Programmazione 2014-2020 del FESR e del FSE nelle Regioni del Mezzogiorno, per. I dati disponibili risalgono al 31 agosto 2024 (cfr. https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/monitoraggio/rapporti_finanziari_ue/monitoraggio_politiche_di_coesione_2014-2020/2024-08-31/Monitoraggio-Politiche-di-Coesione-31-agosto-2024.pdf). In Italia, le risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) (escluso CTE) ed il Fondo Sociale Europeo (FSE) sono state assegnate per categoria di regione in base al livello di PIL pro-capite rispetto alla media UE-28. Quelle che sono definite “Regioni del Mezzogiorno” appartengono a due categorie di regioni: i)In transizione” sono quelle che hanno un PIL pro capite compreso tra il 75% e il 90% della media comunitaria; ii)meno sviluppate” sono quelle che hanno un PIL pro capite inferiore al 75% della media comunitaria.

Fonte: https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/monitoraggio/rapporti_finanziari_ue/monitoraggio_politiche_di_coesione_2014-2020/2024-08-31/Monitoraggio-Politiche-di-Coesione-31-agosto-2024.pdf

Le Regioni del Mezzogiorno che appartengono alla categoria in transizione sono tre: Abruzzo, Molise e Sardegna. Quelle che afferiscono alla categoria meno sviluppate sono cinque: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. I territori del Mezzogiorno sono destinatari di risorse delle politiche di coesione europee e nazionali, in misura maggiore rispetto a quelle dei territori del Centro-Nord. Il totale delle risorse assegnate al Mezzogiorno per la programmazione 2014-2020 ammonta 103.550,10 milioni di euro (su un totale complessivo di 139.682,50 milioni di euro per il settennio).

In totale, sono stati finanziati 1.407.563 Progetti, di cui, 313.961, nel periodo 2014-2020.

La cartina evidenzia l’allocazione delle risorse nelle singole regioni. Si può evincere che i territori che hanno ricevuto la maggior parte dei finanziamenti sono la Campania e la Sicilia. A seguire la Puglia e la Calabria.

In merito allo stato di attuazione dei Programmi FESR e FSE, si segnala che a seguito dell’adozione del tasso di cofinanziamento al 100% UE previsto per i periodi contabili 2020-2021, 2021-2022 e 2023-2024, il target di spesa dei PO a valere sul FESR e sul FSE sarà ridotto della quota di cofinanziamento nazionale non utilizzata. Il valore rideterminato, sarà formalizzato al momento dell’accettazione dei conti dell’anno contabile per cui è stata applicata l’opzione 100% [cfr. nota Ares(2022) 1940715 del 16 marzo 2022 e nota Ares(2023) 2000113 del 20 marzo 2023]. Di seguito si riporta la tabella relativa agli importi, per le Regioni più Sviluppate, tenendo conto delle rimodulazioni finanziarie collegate all’applicazione del tasso di cofinanziamento UE del 100% per gli anni contabili 2020-2021 e 2021-2022. Si rappresenta lo Stato di attuazione dei POR 2014-2020 sul Programmato rettificato:

 

Tabella 1-Stato di attuazione dei POR 2014-2020 su Programmato rettificato – Categoria di regione in transizione e meno sviluppate 2014-2020 (in milioni di euro)

(*) I dati sono una stima del Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud; gli importi complessivi dei programmi tengono conto delle rimodulazioni finanziarie collegate all’applicazione del tasso di cofinanziamento UE del 100% per gli anni contabili 2020-2021 e 2021-2022 –

Fonte: https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/monitoraggio/rapporti_finanziari_ue/monitoraggio_politiche_di_coesione_2014-2020/2024-08-31/Monitoraggio-Politiche-di-Coesione-31-agosto-2024.pdf

Nella tabella seguente è illustrato, lo Stato di attuazione del FESR e del FSE per categoria di regione e tipologia di Programma:

Tabella 3-Stato di attuazione (FESR e FSE) – Categoria di regione in transizione e meno sviluppate 2014-2020 (in milioni di euro)

(*) Il valore dei Programmi tiene conto delle riprogrammazioni SAFE effettuate alla data del 31.08.2024 come da Decisioni Comunitarie – Fonte: https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/monitoraggio/rapporti_finanziari_ue/monitoraggio_politiche_di_coesione_2014-2020/2024-08-31/Monitoraggio-Politiche-di-Coesione-31-agosto-2024.pdf

 Il Regolamento (UE) 2023/435 introduce l’articolo 25 ter del Regolamento (UE) n. 1303/2013 che prevede: Il sostegno alle famiglie vulnerabili per sostenere i costi del consumo energetico. Si tratta di una misura volta a ridurre la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica, di gas naturale e idrica dai nuclei familiari in condizioni di disagio economico o fisico. Sono stati gradualmente introdotti nel corso degli anni dalla normativa nazionale e successivamente attuati e disciplinati con provvedimenti dell’Autorità per la regolazione per energia, reti e ambiente (Arera). Dal 1° gennaio 2021 tutti i cittadini/nuclei familiari che presentano annualmente una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’accesso ad una prestazione sociale agevolata e che risultano in condizione di disagio economico, sono automaticamente ammessi al procedimento per il riconoscimento delle agevolazioni (bonus sociali elettrico, gas). Pertanto, il Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud ha avviato un’azione di coordinamento per quantificare le risorse da destinare all’iniziativa SAFE, proprio al fine di rispondere ai fabbisogni delle famiglie “vulnerabili” derivanti dal caro energia. Per quanto riguarda i PON le risorse destinate all’Iniziativa SAFE ammontano a circa 500 milioni di euro. Per i POR, invece, le risorse regionali riprogrammabile su SAFE si attesta attorno a 200-250 milioni di euro. La tabella seguente illustra, pertanto, lo stato di attuazione dei PON e dei POR per categoria di regione, nello specifico quella delle Regioni in transizione e meno sviluppate, solamente per l’Asse SAFE:

Tabella 4-Stato di attuazione (FESR e FSE) – Categoria di regione in transizione e meno sviluppate 2014-2020 (in milioni di euro)

(*) Il valore dei Programmi tiene conto delle riprogrammazioni SAFE effettuate alla data del 31.08.2024 come da Decisioni Comunitarie – Fonte: https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/monitoraggio/rapporti_finanziari_ue/monitoraggio_politiche_di_coesione_2014-2020/2024-08-31/Monitoraggio-Politiche-di-Coesione-31-agosto-2024.pdf

Di seguito si riporta lo Stato di attuazione, per i POR afferenti alla categoria di Regioni meno Sviluppate e in transizione, suddiviso per i Fondi FESR e FSE:

Tabella 5-Stato di attuazione POR 2014-2020 (FESR e FSE) – Categoria di regione in transizione e meno sviluppate 2014-2020 (in milioni di euro)

(*) Il valore dei Programmi tiene conto delle riprogrammazioni SAFE effettuate alla data del 31.08.2024 come da Decisioni Comunitarie –

Fonte: https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/monitoraggio/rapporti_finanziari_ue/monitoraggio_politiche_di_coesione_2014-2020/2024-08-31/Monitoraggio-Politiche-di-Coesione-31-agosto-2024.pdf

Per i POR, rispetto al totale di risorse programmate a valere sul FESR e sul FSE, ovvero 19 miliardi di euro, si riscontra sul totale delle due categorie di regioni, in transizione e meno sviluppate, un avanzamento di oltre il 100,00% (impegni)e dell’87,00% (pagamenti). L’importo degli impegni e dei pagamenti racchiude sia la quota UE che quella nazionale.

Analizzando le singole categorie di regione, per quelle in transizione, si riscontra un avanzamento di circa il 95% (impegni) e del 79,00% (pagamenti); mentre per quelle meno sviluppate, si evince un avanzamento di oltre il 100,00% (impegni) e 88,00% (pagamenti).

Di seguito, invece, lo Stato di attuazione dei POR FESR e FSE articolati per Obiettivi Tematici:

Tabella 6-Stato di attuazione POR (FESR e FSE) per Obiettivo Tematico – Categoria di regione in transizione e meno sviluppate 2014-2020 (in milioni di euro)

(*) Il valore dei Programmi tiene conto delle riprogrammazioni SAFE effettuate alla data del 31.08.2024 come da Decisioni Comunitarie – Fonte: https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/monitoraggio/rapporti_finanziari_ue/monitoraggio_politiche_di_coesione_2014-2020/2024-08-31/Monitoraggio-Politiche-di-Coesione-31-agosto-2024.pdf

Programmi Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) 2014-2020

Per quanto concerne il FEASR ed il FEAMP, sono state programmate in totale per oltre 28 milioni di euro. Analizzando nel dettaglio 15 milioni di euro per il FEASR e 980 per il FEAMP.

Rapportando i subtotali dell’impegnato e del pagato per le regioni in transizione, sul totale generale, si risconta un avanzamento del 7,36%; mentre, rapportando .i subtotali dell’impegnato e del pagato per le regioni meno sviluppate, si registra un incremento del 25,88% . Gli importi degli impegni e dei pagamenti comprende sia la quota UE che quella nazionale. Il prospetto riportato di seguito riporta lo Stato di attuazione dei Programmi FEASR e FEAMP.

Tabella 7-Stato di attuazione Programmi FEASR e FEAMP 2014-2020 (in milioni di euro)

(*) Il valore dei Programmi tiene conto delle riprogrammazioni SAFE effettuate alla data del 31.08.2024 come da Decisioni Comunitarie – Fonte: https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/monitoraggio/rapporti_finanziari_ue/monitoraggio_politiche_di_coesione_2014-2020/2024-08-31/Monitoraggio-Politiche-di-Coesione-31-agosto-2024.pdf

 

 

Trend degli impegni e dei pagamenti nelle regioni del centro-sud

Infine, il grafico a fianco, illustra il trend delle risorse impegnate ed il pagato per il periodo di programmazione 2014-2020 per le regioni del centro-sud. In merito ai pagamenti, il suddetto periodo ha seguìto il normale ciclo di vita del progetto, anche se abbastanza lentamente. I pagamenti. Come si evince, sono cominciati in ritardo. Sono iniziati, verso la fine del 2016. Sicuramente, dal 2020 l’attuazione dei Fondi SIE è stata influenzata dalla pandemia del COVID-19, dalla crisi dei rifugiati e dell’energia. Lo sforzo di riprogrammazione nell’ambito di CRII e CRII(+)[1] e la possibilità di un cofinanziamento del 100 % attraverso CARE[2], hanno contribuito ad “accelerare” i tassi di spesa nel 2020, 2021 e 2022. Nel 2023, la spesa ha fatto registrare un notevole aumento. La Programmazione 2014-2020 si può dire che non è ancora terminata, in quanto sono ancora in corso le attività di chiusura. Pertanto, il dato sui pagamenti sarà destinato sicuramente a salire, in quanto facendo seguito agli ultimi Orientamenti sulla chiusura dei Programmi Operativi, Decisione CE C/2024/6126 del 14 ottobre 2024, sono stati posticipati i termini per la chiusura, ed il termine per la presentazione della domanda finale di pagamento è fissato al 31 luglio 2025.

Fonti:

https://opencoesione.gov.it/it/dati/territori/mezzogiorno-macroarea/https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/monitoraggio/rapporti_finanziari_ue/monitoraggio_politiche_di_coesione_2014-2020/2024-08-31/Monitoraggio-Politiche-di-Coesione-31-agosto-2024.pdf

[1] https://www.openpolis.it/parole/cosa-sono-i-pacchetti-europei-crii-e-crii/

[2] https://opencoesione.gov.it/it/CARE/

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