Ridurre i Divari Territoriali: Il Ruolo Strategico del FSC in Italia

Introduzione

IlFondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) rappresenta una delle principali leve di investimento pubblico per ridurre i divari territoriali e favorire la crescita economica e sociale in Italia, ed in particolare nel Mezzogiorno. Istituito con la Legge Finanziaria del 2003, il FSC è alimentato da risorse aggiuntive nazionali e si fonda sul principio sancito dall’Articolo 119 della Costituzione Italiana, che promuove la coesione economica e sociale del Paese e dell’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Un Fondo strategico per l’Italia e il Mezzogiorno: criteri territoriali e regioni beneficiarie

L’80% delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) è destinato alle regioni del Mezzogiorno, con l’obiettivo di ridurre il divario ancora marcato tra il Sud e il resto del Paese. Il FSC mira a migliorare le condizioni di vita dei cittadini e le opportunità per le imprese, colmando gap infrastrutturali, potenziando i servizi pubblici e sostenendo investimenti in settori chiave come energia, ambiente, infrastrutture, cultura e digitalizzazione. Tuttavia, oltre alla disponibilità delle risorse, la sfida principale resta la capacità di utilizzarle in modo efficace e tempestivo.

Le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) sono allocate secondo criteri territoriali che privilegiano i territorio con un PIL pro capite inferiore al 75% della media comunitaria. Durante il periodo 2021-2027, le regioni meno sviluppate riceveranno una quota significativa dei fondi per ridurre il divario economico con le aree più prospere del Paese [1]. Le regioni in transizione, con un PIL in progressivo avvicinamento alla media comunitaria, beneficeranno anch’esse di una parte dei finanziamenti[2]. Le regioni più sviluppate, che riceveranno una quota minore dei finanziamenti, saranno comunque supportate per sostenere l’innovazione[3]. Questa ripartizione riflette l’obiettivo del FSC di ridurre le disuguaglianze territoriali, concentrando le risorse nelle aree con maggiori difficoltà economiche, senza trascurare le esigenze di innovazione delle regioni più avanzate.

Per il ciclo 2021-2027, le risorse del FSC saranno concentrate su 12 aree tematiche di intervento strategico: ricerca e innovazione; digitalizzazione; competitività delle imprese; energia; ambiente e risorse naturali; cultura; trasporti e mobilità; riqualificazione urbana; lavoro e occupabilità; sociale e salute; istruzione e formazione; e capacità amministrativa.

Ottimizzazione delle Risorse e Trasparenza nel Fondo per lo Sviluppo e la Coesione

La principale sfida consiste nell’ottimizzazione e tempestività dell’utilizzo delle risorse.È prevista l’istituzione di un ente pubblico centrale che garantisca coerenza nella programmazione e supporti le amministrazioni locali in tutte le fasi di attuazione, assicurando il rispetto delle tempistiche progettuali.Un altro aspetto cruciale è l’integrazione dell’iniziativa privata tramite strumenti operativi che promuovano partenariati pubblico-privato, accelerando l’esecuzione dei progetti e massimizzando l’impatto degli investimenti.

[1] Regioni meno sviluppate: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.

[1] Regioni in transizione: Abruzzo, Marche, Umbria.

[1] Regioni più sviluppate: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Province Autonome di Bolzano e Trento.

Le amministrazioni beneficiarie delle risorse devono garantire rapidità e certezza nei tempi procedurali, per evitare ritardi che possano compromettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il monitoraggio dei progetti e la trasparenza sono fondamentali per il successo di queste iniziative.

Una delle caratteristiche distintive del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) è il suo sistema di monitoraggio, che assicura trasparenza nell’utilizzo delle risorse. I progetti finanziati dal FSC sono monitorati attraverso il Sistema di Monitoraggio Unitario, una piattaforma che consente di seguire in tempo reale l’avanzamento dei progetti. Inoltre, questi dati sono accessibili al pubblico tramite OpenCoesione, una piattaforma che permette ai cittadini di verificare lo stato di avanzamento dei progetti, garantendo così un controllo trasparente sull’utilizzo delle risorse pubbliche.

La programmazione del FSC avviene tramite assegnazioni finanziarie deliberate dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), l’organo che stabilisce le priorità di intervento e assicura che le risorse siano allocate in modo efficace per raggiungere gli obiettivi di coesione e sviluppo.

FSC, PNRR e Fondi strutturali: un approccio complementare

Il FSC si inserisce in una visione strategica di ampio respiro che vede il coordinamento con il PNRR e i Fondi strutturali come elemento centrale. Mentre il PNRR ha un orizzonte temporale più breve e interviene su settori ben definiti, il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione può contare su una maggiore flessibilità temporale, permettendo di proseguire con gli investimenti anche dopo il completamento del PNRR, in settori dove permangono necessità da soddisfare.

Grazie a questa complementarietà, il FSC può anche finanziare interventi che non rientrano nel perimetro delle missioni del PNRR o che non sono ammissibili o sufficientemente coperti da altri strumenti europei. Ciò consente una maggiore capacità di risposta ai fabbisogni del territorio, garantendo che non vi siano progetti validi lasciati incompiuti o settori strategici trascurati.

Fonti:

https://aliautonomie.it/wp-content/uploads/2022/05/fsc-2021-2027-obiettivi-strategici-sintesi.pdf

https://opencoesione.gov.it/it/

https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/monitoraggio/rapporti_finanziari_ue/monitoraggio_politiche_di_coesione_2014-2020/2023-08-31/Monitoraggio-Politiche-di-Coesione-31-Agosto-2023.pdf

 

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