I primi programmi FESR approvati
Si delinea sempre più ufficialmente il quadro programmatico del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale sul territorio nazionale.
L’Unione stanzia per l’Italia 26,341.3 milioni di euro del FESR, a cui si aggiungono le risorse nazionali per un totale di 44,216,1 milioni di euro ripartiti tra Mezzogiorno e Centro-Nord. Attraverso una “gestione concorrente”, le autorità centrali e regionali italiane, interverranno in partenariato con la Commissione per rendere l’Europa e le sue regioni:
- più competitive e intelligenti, attraverso l’innovazione e il sostegno alle piccole e medie imprese (PMI), nonché la digitalizzazione e la connettività digitale
- più ecologiche, a basse emissioni di CO2 e resilienti
- più connesse grazie al rafforzamento della mobilità
- più sociali, sostenendo l’occupazione, l’istruzione, le competenze, l’inclusione sociale e la parità di accesso all’assistenza sanitaria efficaci e inclusivi, nonché rafforzando il ruolo della cultura e del turismo sostenibile
- più vicine ai cittadini, favorendo lo sviluppo locale e lo sviluppo urbano sostenibile in tutta l’UE.
Al 31 ottobre 2022, risultano approvati i Programmi Regionali FESR delle Regioni: Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta e della Provincia Autonoma di Bolzano.
Il sito del Dipartimento per le politiche di coesione riporta l’aggiornamento e fornisce indicazioni sulle risorse e sui documenti per ciascuno dei Programmi.